La "Venaria Reale" di Amedeo di Castellamonte. Nel 1659 si concretò il grandioso progetto del duca Carlo Emanuele II di edificare una sede stabile per la pratica venatoria per celebrare attraverso la ritualità della caccia la "magnificenza del Duca, ponendo un fondamentale tassello a quel disegno di "delitie" seicentesche a corona di Torino Capitale. L'impianto castellamontiano, iniziato nel 1659 e ultimato nel 1675 ca., realizzava un "unicum", rappresentato da Borgo-Reggia-Giardini che si sviluppava lungo un asse di circa 2 Km. Il Borgo, riproducente la forma del Collare dell'Annunziata, proponeva al centro una piazza quadrovale. La Reggia propriamente detta comprendeva due corti e aveva come nucleo centale il "Salone di Diana". A sud erano le scuderie, i canili, ad ovest la citroniera, il "Parco alto dei cervi" e, in affaccio al Borgo, la cappella di S. Rocco.